domenica 28 ottobre 2012

L'IMPERFEZIONE

Mi pare assolutamente scontato confermare la concezione secondo la quale la vita sia imperfetta.
O meglio...se la si sapesse (e la si potesse) prendere nella maniera giusta, la vita è perfetta nella sua imperfezione.

Credo che il discorso sia un pò complicato, proprio per il confine così labile che si trova a dividere i concetti di perfetto ed imperfetto.

Possiamno dire che un triangolo è perfetto se le sue parti sono proporzionate, che è imperfetto se i lati sono diversi; possiamo dire che un cerchio è perfetto, che un ovoide non lo è.
La perfezione è geometria, è calcolo, è questione di proporzioni.

Ma allora come facciamo a trovare la perfezione nella vita di ogni giorno?

La vita non è calcolo, perchè la vita non è guidata nè analizzabile da una scienza esatta.
D'altro canto, cerchiamo di vivere la vita al meglio e di evitarne le eventuali negatività, per fare in modo che la nostra vita sia PERFETTA.

Il paradosso, invece, sta nel fatto che più cerchiamo di rendere perfetta la nostra vita, più la avvertiamo come imperfetta.

Il problema è che cercando la perfezione cogliamo di più l'imperfezione, laddove, in realtà, nella vita le due cose non esistano.
In sintesi, la dicotomia perfetto-imperfetto esiste perchè noi la creiamo, cercandola.

Posso sicuramente ricevere delle critiche a riguardo, con frasi del genere "Vai a dare questa spiegazione ad un bambino del terzo mondo" o "Prova a fare questo ragionamento ad un malato terminale di leucemia".

Sicuramente, su di una scala d'insofferenza, la posizione di alcune persone è peggiore di altri; non voglio passare per perbenista, mi rendo conto che la loro vita è decisamente considerabile "imperfetta".
Quindi, vorrei relativizzare il discorso a quelle situazioni che, in realtà, sono sostenibili.
E, detto fra noi, un malato terminale di leucemia ed un bambino del terzo mondo maturano una consapevolezza della loro situazione che permette loro di vedere una bellezza, nella vita, che noi non riusciamo nemmeno a cogliere: la bellezza di un sorriso, di un pasto, del calore umano che, per noi, sono talmente scontati da non avere più la benche minimà importanza.
Per loro, quello che per noi è scontato, per loro è perfezione.

Alla fine, torno sempre su un semplice discorso: TUTTO è soggettivo.


Rimandando il discorso, come già detto, a delle situazioni non estreme, mi rivolgo a coloro che si lamentano spesso sulla difficoltà della loro vita.

CONCENTRATEVI.
La perfezione della vita è il saper gestire la sua imperfezione; l'errore è idealizzare l'esistenza.
Un pò di realismo ed un pizzico di flessibilità, unite ad una sapiente conoscenza di ciò che è coerente con la nostra essenza del momento e di cui abbiamo bisogno, ci permette di vivere serenamente.

WABI-SABI, dicono i giapponesi.

E tanto per rimanere in tema orientale, cito Memorie di una Geisha (scritto da un americano, ma per molti versi ci ho colto molto dell'essenza giapponese...seppur svelare i segreti di un mondo misterioso sia un gran brutto colpo basso, dal mio punto di vista):


"Mia madre diceva sempre che aveva sposato mio padre perchè, se in lei c'era una preponderanza d'acqua, nella personalità di lui c'era un'eccessiva presenza di legno [...] 
L'acqua si sposta rapidamente da un punto all'altro e trova sempre una crepa da cui filtrare; il legno, invece, fa presa nella terra". ( P.16, II paragrafo)

Concezione poi ripresa e rivisitata diversamente, nel film tratto dal libro stesso:



"Mia madre diceva sempre che mia sorella Satsu era come il legno: radicata nel terreno come un albero Sakura. 
Ma a me diceva che ero come l'acqua: l'acqua si scava la strada anche attraverso la pietra e quando è intrappolata, l'acqua si crea un nuovo varco".




L'acqua sa che la perfezione non esiste ma cerca comunque di andare oltre l'eventuale imperfezione, non considerandola nella sua denotazione negativa.

Bisognerebbe, allora, vivere la vita muovendosi in essa fluidi come l'acqua.
Accettare le imperfezioni della vita, ma non passivamente; ovvero, accettarne la presenza, ma agire, tramutarsi, modellarsi per superarle.
Tutto ciò che è fisso non è stabile, come si pensa.
Gli edifici prepotentemente fissati al suolo crollano con un terremoto come castelli di sabbia; gli edifici posti su fondamenta flessibili, invece, ballano, si muovono, barcollano ma non crollano.


Gloria

20 commenti:

  1. Basterebbe ricordarsi che la vita stessa è un dono, chiedere di più è puro egoismo.

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    1. Le persone continuano a definire la vita come l'inferno, ma perchè non sanno vederne il bello.
      Grazie del commento!
      Ciao!

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  2. che bel post cara, diverso da quelli che si vedono in giro di solito, molto profondo!
    ho fatto un giro sul tuo blog, mi piacciono molto le tue riflessioni!

    se ti va passa a dare un'occhiata al mio ultimo post!
    http://diamantisulsofa.blogspot.it/2012/10/style-papers.html

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    1. Ti ringrazio Anna :)
      Ho dato un'occhiata al tuo blog, mi piace molto! Divento volentieri tua follower, ricambieresti? :) Tra l'altro è una vita che non mi dedico alla lettura di riviste di moda e quella di cui hai parlato tu mi pare decisamente interessante ;)

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  3. La perfezione non esiste, è solo un modo per renderci tristi e oscurare quello che c'è di bello nella vita.
    Godiamo tutti fino in fondo e sorridiamo del nostro essere imperfetti.
    Un abbraccio, Beatrice

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    1. Esattamente, concordo in pieno! Un abbraccio a te, ciao!

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  4. Che post profondo e molto bello!
    Sii felice per la vita che hai, sii come l'acqua che cambia e si trasforma ma rimane sempre se stessa nella sua essenza e ridi, ridi di tutti i tuoi difetti!

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    1. Ciao :)
      Io credo nelle caratteristiche dei segni zodiacali...sono scorpione, un segno di acqua...e mi ritrovo molto in una concezione di vita fatta di cambiamenti e trasformazioni!
      Grazie mille per il commento!

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  5. Non mi piace la perfezione: credo che nei difetti si nasconda il fascino e il mistero delle persone e delle cose.
    Complimenti per i post, molto belli.
    Ciao:)

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    1. Decisamente d'accordo cont e Keiko :)...c'è un che di perfetto nell'imperfezione, perciò i due concetti si annullano, secondo me. Ti ringrazio! Ciao!

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  6. Tutto intorno in qualche modo ci rispecchia,la perfezione come la bellezza è il riflesso di chi la cerca e fatta eccezione per quella matematica è soggettiva, Cos'è perfetto? il legno? l'acqua? la terra? ...?
    Auguri in ritardo per il tuo compleanno

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    1. Ti ringrazio per gli auguri! Per me nulla è perfetto, e quindi tutto, proprio perchè tutto è imperfetto, e quindi nulla lo è :)
      Ciao!

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  7. perfettamente imperfetti.... anche nell'I Ching.

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    1. Esattamente Damiano! Bisogna trovare il lato positivo di quello che definiamo imperfezione...che poi in fondo è perfetta così. Ciao!

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  8. Un concentrato di saggezza e simpatia ... Italo orientale :)

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    1. Ti ringrazio per il commento Giorgia!! :)
      Un bacio! Ciao!

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  9. Pensieri profondi che rispecchiano i pensieri di chi legge, tutto molto soggettivo . Acqua e legno, terra e fuoco, caldo e freddo....sta a noi amalgamare "al meglio" gli ingredienti i componenti della/nella nostra esistenza.

    Mi piace molto come ti esprimi, mi muovi riflessioni e pensieri. Grazie

    Ciao
    Bianca

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    1. Mi fa piacere che ti siano piaciuti i miei pensieri Bianca! Spero di saperli gestire in una maniera adeguatamente odinata, perchè nella mia mente sono (non)disposti in maniera del tutto caotica! :)
      Gloria

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  10. oggi questo approccio alla vita di stampo nipponico mi ci voleva proprio: trovare la bellezza nelle imperfezioni. Sì. Wabi-Sabi sarà il mio motto. ;)

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    1. Ciao!
      Mi fa piacere di esserti venuta incontro :)
      E' il mio motto da tempo e devo dire che ne ho tratto giovamento!
      Un bacio!

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