lunedì 5 agosto 2013

IL GIUSTO SECONDO NATURA


"NON E' POSSIBILE VIVERE FELICI SENZA VIVERE UNA VITA SAGGIA, SPECCHIATA E GIUSTA, NE' CONDURRE UNA VITA SAGGIA, SPECCHIATA E GIUSTA SENZA ESSERE FELICI"

Va da sè che molti si ritrovano invischiati in un tremendo circolo vizioso.

Ecco, ribadisco, non voglio essere ipocrita...nella vita si dicono una marea di bugie, bianche o meno che siano, si ricerca sempre il meglio per sè stessi e tutti siamo un pò egoisti, in fin dei conti.
A lungo andare, però, piccoli gesti fatti con senno, guidati da un pò di giustizia e senso del dovere, sono semi che poi fioriscono in un florido albero sotto il quale riposare sonni tranquilli.
La tanto famosa "coscienza a posto" è la chiave di una vita serena, lontana dall'inquietudine, dal nervosismo, dai nervi a fior di pelle latenti nel corpo e nella mente di chi si muove nell'ombra e nella foschia.

Ci scontriamo, allora, con la soggettività del concetto di GIUSTO.
Cosa è giusto? Cosa è sbagliato?
Non esiste un reale standard che possa definire questo teoric continuum ma Epicuro arriva razionalmente in nostro aiuto spiegandoci che "il giusto secondo natura corrisponde a ciò che si rivela utile per non danneggiare gli altri e non essere danneggiati".
Un equilibrio difficile da creare, ma non impossibile; non significa "fare del bene" ma, semplicemente, "non fare del male". Ma non facendo del male sei felice e, essendo felici, vivrai una vita serena e giusta che non danneggi gli altri.
Sii corretto, sii onesto, sii civile. E dunque sereno.

Ergo, se la furberia spicciola è fonte di una felicità momentanea ma passeggera, allora la correttezza è un investimento a lungo termine.
Lavoriamo tutti su noi stessi e rendiamo la nostra vita più felice, andando a vantaggio nostro e degli altri.

Gloria