domenica 23 agosto 2015

"NON AMAVO BAMBINI NEMMENO QUANDO ERO UNA BAMBINA" CIT.




Surfando qua e là sulle onde dello Internet, sono improvvisamente incappata nella pagina web che vi linko qui sotto.
Vi prego gentilmente di leggere l'articolo.
E' dell'anno scorso ma mi sembrava utile condividerlo.

http://www.ilgiornale.it/news/interni/no-rifiutare-maternit-autolesionismo-941772.html


Ora, per chi mi conosce è abbastanza lampante il fatto che io non ami molto i bambini.

Sono priva di senso materno, non mi emoziono davanti agli infanti.

Questo non vuol dire che io mi metta a sentenziare se qualcuno decide che sia il caso di procreare.

Voglio dire, il genere umano dovrà pur andare avanti.
Il mondo è pieno di femmine che amano i bambini e l'idea di diventare madri, di ragazze pazienti e capaci di educare la propria prole.

Non concepisco, però, le considerazioni ottuse di coloro che ritengono che la parabola unicamente ponderabile nella vita di una donna sia qualle che preveda la nascita di pargoli.

Una donna non può ritenersi completa se non ha figli.

Quanto è bigotta e cieca la frase :" Una donna che dona la vita è ancor più donna. Solo l'egoismo soffoca questo istinto naturale."


Sinceramente, trovo molto più egoista una ragazza che, appena sposata, ritiene sia scontato e dovuto che una famiglia, per essere tale, abbia bisogno di uno o più bambini; più per ragioni quali accettazione, religione e dogma sociale che per reale logica.

Ritengo molto più egoista la mancanza di razionalità di coloro che figliano senza un minimo di analisi.

Perchè una donna non può essere fine a sè stessa?

Perchè non posso sentirmi donna anche solo per il semplice fatto che lo sono?
Perchè io, in quanto donna, dovrei avvertire il dovere intrinseco di procreare?

Praticamente una donna scopre sè stessa e la capacità di amare solo se dà vita ad un essere umano.

E' riduttivo, porca miseria.

Seriamente, pensate ad una me, Gloria, che per segurie tali considerazioni arcane, decidere di dare alla luce un figlio.

Pensate che io possa essere felice? 
E pensate che, parallelamente, mio marito/compagno sia felice?
E il bambino? Potrebbe mai essere felice?
Non credo.
Ci vuole analisi, concretezza, conoscenza di sè stessi.

Anche perchè, vorrei ricordare, non tutti sono capaci di educare bambini, soprattutto nell'epoca in cui ci troviamo oggi.


Magari una donna non si sente pronta, ma decide comunque di mettersi alla prova in questa mastodontica impresa, scoprendo poi di poterla gestire con successo.

E sarebbe una cosa bellissima.
Perchè sì, è vero, non sai mai a cosa vai incontro finchè non ti ci trovi dentro.

Ma se una persona, di base, non sente minimamente il bisogno di farlo, perchè dovrebbe sentirsi una donna incompleta?


Le madri hanno una forza immensa, invidiabile, nella loro scelta di vita.

Ma anche una ragazza che opta per altre strade avrà modo di dimostrare tutte le sue doti.

Chi se la sente è libero di fare figli e figlie, com'è giusto che sia.

La libertà prima di ogni cosa.
Ma mi sento offesa nel leggere che teoricamente io reprimo la mia femminilità perchè non sento il senso materno e che cerco i pari diritti con l'uomo negandomi una gravidanza.
E io neanche sono femminista.

Voglio solo, come sempre, che tutti possano essere liberi nelle proprie scelte laddove non causino danni agli altri.


E per concludere, cito:

"Se è vero che donna non si nasce, ma la si diventa, l'essere madre fa diventare più donna di qualsiasi altra donna."
Dunque, ribatto:
"Se è vero che essere umano civile non si nasce, ma lo si diventa, il rispetto della libertà innocue ci innalza al di sopra degli ottusi".

Gloria