lunedì 22 ottobre 2012

"L'EDUCAZIONE è IL PANE DELL'ANIMA" - GIUSEPPE MAZZINI

L'autista di una macchina che sfreccia pericolosamente dritto per la strada invece di fermarsi e fare in modo di far attraversare ad una persona le strisce pedonali;
Mozziconi di sigarette e pezzi di carta lasciati in ogni dove;
Edifici storici imbrattati di scritte inutili e sicuramente di dubbio valore artistico;
Schiamazzi ed urla notturne...anzi, schiamazzi ed urla fastidiose che prescindono dall'ora;
Un pedone che passeggia sulla pista ciclabile invece che sul marciapiede;
Espletare le proprie funzioni fisiologiche contro le altrui abitazioni, e così via.
Potrei andare avanti all'infinito nell'elencare quelli che possiamo considerare come fenomeni di pura inciviltà da parte di cittadini di una certa comunità.

L'inciviltà è un tipo particolare di espressione del ben più grande concetto di maleducazione.
Il termine maleducazione indica una generale mancanza di rispetto, mentre possiamo parlare di inciviltà nel momento in cui questa mancanza di rispetto si rivolge verso i diritti ed i doveri dell'altro,verso il mantenimento di una cordiale convivenza civile.
Perchè sto parlando e ragionando sulla maleducazione e sull'inciviltà?
Ci arrivo tra un attimo.

Io lavoro come cameriera in un ristorante che sta aperto a pranzo e a cena.
Ieri sera la sala era ormai vuota ma, verso le dieci e mezza, arriva un signore, insieme ad una signora ed un ragazzo; ovviamente li faccio sistemare e domando sull'ordine.
Ma andiamo per gradi.




Innanzitutto entrare in un locale urlando ed emettendo suoni alla stregua di un tubo di scarico intasato penso sia già, non tanto per un cliente quanto per un essere umano, uno sbagliatissimo modo di porsi.
Costui, che chiameremo Franco Califano (sia per l'aspetto estetico che per il modo di porsi), tra una chiacchiera e l'altra, ha offerto il proprio biglietto da visita al capo del ristorante.
Ma si può trovare interessante un biglietto da visita cartaceo se i biglietti da visita per eccellenza, intangibili ma fondamentali, ovvero la propria personalità e la propria educazione, sono fallaci?
Il biglietto da visita fornito da un soggetto che fin dal primo momento si pone negativamente è uno spreco di denaro per il soggetto stesso e carta inutile in più per chi lo riceve.
Provoca anche inquinamento ambientale. Con tutti i maleducati ed incivili che ci sono in giro, quanti alberi saranno stati abbattuti e quanta carta sarà andata sprecata nell'andare a stampare inutili biglietti da visita che faticosamente cercano di non far crollare definitivamente i ponti che malamente i loro referenti hanno costruito in maniera del tutto incompetente?
Chi mai terrebbe in considerazione un biglietto per visitare un luogo sporco, fastidioso e scadente?
Come se il gesto di allungare un pezzo di carta contenente alcune informazioni possa, di per sè, avere più valore delle informazioni che veicoliamo con i nostri gesti, le nostre parole ed il nostro modo di fare.

Andando avanti, Franco Califano ha invitato al tavolo un cameriere ed il capo a bere con lui (e probabilmente, essendo il capo semi-astemio, anche forzandolo a bere...altro gesto di profonda maleducazione), monopolizzando la loro attenzione e le loro attività su di lui.
Sulle sue chiacchiere, sui suoi turpiloqui.
Sui suoi viaggi mentali verso i suoi tempi.
Sulle sue critiche verso ogni singolo vino presente sulla carta.
Sui suoi salti sgraziati e privi di logica da un argomento all'altro.
Un monologo iniziato alle 22.30 e non ancora concluso a mezzanotte, momento nel quale io ho staccato, lasciando i miei colleghi naufraghi in quel mare burrascoso di parole e racconti inutili, di poco interesse, proferiti solo, probabilmente, per crearsi un momento di gloria su di un palcoscenicoche si reggeva esclusivamente grazie al vino rosso, alla stanchezza e all'educazione del personale.


La maleducazione, invece, sta nel portare avanti una conversazione singolarmente, quando normalmente si svolge almeno con il contributo di due parti. Si dimostra, così, il bassissimo interesse che si sente verso gli altri e la troppa considerazione per la propria persona.
La maleducazione sta nel sentirsi liberi di agire come si vuole solo perchè "il cliente ha sempre ragione" e nella consapevolezza che un imprenditore ha bisogno di creare e mantenere buoni contatti con la clientela. Tradotto in parole semplici, sentirsi liberi di agire come si desidera perchè spinti dalla sicurezza del non essere rifiutati malamente.
Penso che, in fondo, questo sia un particolare esempio di abuso di potere. Un abuso di potere non ufficiale ma ugualmente ed altrettanto irritante.
La maleducazione sta nel notare che il personale sta mettendo a posto e pulendo il locale in vista dell'orario di chiusura e, nonostante tutto, continuare prepotenemente il proprio siparietto personale;
La maleducazione sta nel vedere un uomo distrutto dalla stanchezza della giornata lavorativa e, comunque, perseverare in quel flusso di inutilità, fregandosene della situazione altrui.

E, sì, il tutto è stato anche un gran segno di inciviltà.
Sei incivile se non dimostri attenzione per i principi di una civile convivenza.
Sei incivile se vedi dei lavoratori stanchi, assonnati e se continui a trattenerli a te fino a tarda notte sapendo che, comunque, il giorno dopo lavoreranno e, dunque, sapendo che il loro servizio potrebbe essere meno efficiente verso il resto della comunità, per il poco sonno e la minore lucidità.
In fondo a Franco Califano, che in quel momento era in vacanza e che, soprattutto, in quel preciso frangente aveva modo di dare spettacolo e di rendere partecipe dei suoi racconti di vita qualche povero malcapitato, cosa gliene poteva importare?

E' questione di egoismo; di egocentrismo; di prepotenza; di disinteresse.
E' un problema di maleducazione ed inciviltà.

Molti affermano che un comportamento educato sarebbe, in realtà, ipocrita, perchè nasconderebbe i reali pensieri di una persona.
Sono d'accordo sul fatto che la sincerità sia una qualità stupenda e che vivere sinceramente permetta anche di portare avanti una vita serena perchè priva di preoccupazioni, problemi e pensieri.
Comunque, anche la sincerità può essere accompagnata da una profonda educazione.
In fondo, la sincerità stessa non è sintomo del rispetto che si prova verso qualcuno? "Ti rispetto, perciò credo che tu debba sapere la verità di ciò che sto pensando". Contemporaneamente, purtroppo, si collega l'immagine della trasparenza dei propri pensieri ad una loro espressione aggressiva.
Non è così.
Aggredire e schernire è un modo per apparire forti e cercare consensi. E', come dire...una scelta di marketing per pubblicizzarsi, per rendere le persone fedeli e consenzienti intorno alla propria posizione muovendo le loro emozioni.
E' questione di porre l'accento sul pathos. E' retorica, e la retorica è anche marketing.
L'educazione, invece, è più sottile. Nel mondo di oggi il pathos è importante, ma dovrebbe essere più chiara la necessità di unirlo al mondo dell'ethos.
L'educazione è reale e sincera perchè, al contrario di quanto molti pensano, non nasconde assolutamente nulla.
Non abbiamo solo le parole a nostra dispozione; per veicolare significati possiamo usare lo sguardo, le posizioni del corpo e delle mani, le implicature e le inferenze di un discorso.
Perciò, anche esprimendo un concetto nella maniera più educata possibile, nulla è oscuro e l'interlocutore capirà perfettamente ciò che vogliamo dire.
Abbiamo modo di dire tutto ciò che vogliamo rispettando l'altra parte, ma aggredire ed essere maleducati è una scelta tanto facile.


Gloria

8 commenti:

  1. Sono d'accordo con ogni tua parola e lasciami dire che trovo veramente triste chi tenta di caricarsi di un minimo di credibilità in più attraverso un bigliettino che probabilmente attesta un tipo di lavoro e un certo reddito, ma non indubbiamente la nobiltà d'animo.

    http://littleordinarysecrets.blogspot.com

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    1. Ciao Giulia! :)
      In alcune culture (tipo quella giapponese) il biglietto da visita è tremendamente importante, bisogna sempre averne uno!
      In Italia non lo vedo spesso, ma credo che ci siano cose più importanti da dimostrare come, appunto, la nobiltà d'animo, come dici tu!
      Se un soggetto si dimostra un cretino fin dal primo momento me ne faccio ben poco del biglietto da visita...

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  2. forse inconsciamente questa persona ogni sera, dopo aver recitato la parte sul palcoscenico del suo piccolo mondo, appena prima di addormentarsi si chiederà se anche per oggi sarà riuscito a non far vedere agli altri che in realtà è un uomo che non sa come nascondere, agli altri e a sè stesso, l'enorme vuoto che ha dentro. Ma forse lo sopravvaluto.

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    1. Tutto può essere, Lorenzo. O magari si ritiene così pieno da considerarsi in dovere di esprimere al mondo la sua pienezza; d'altro canto, credo che una persona piena vive una condizione di equilibrio tale da non renderla così rumorosa, logorroica ed incivile.
      A prescindere credo che il tutto non giustifichi la maleducazione che lo ha accompagnato dall'inizio alla fine.

      Grazie del commento!

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  3. non ho nulla contro gli incivili e nemmeno contro i maleducati. ma i Franco Califano non li sopporto.. :P

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  4. mi piace il tuo modo di scrivere e di dare un taglio personale agli articoli!
    Ti invito a visitare il mio blog spero ti piaccia http://laviecestchic.blogspot.com
    Baci

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