martedì 30 luglio 2013

COSMOPOLITAMI STA CIPPA.


Da ragazzina, più o meno nel periodo delle medie e dei primi anni di superiori, avevo l'abitudine di acquistare settimanalmente la mitologica rivista CIOE' (...ma esisterà ancora?), innanzitutto per i regali in allegato quali anellini con la faccia delle spice girls, orrendi poster anni '90, finti tatuaggi tribali, girocolli a rete che tanto andavano in quel periodo e poi, in secondo luogo, per i suoi contenuti assurdi, in un fosco concentrato di quiz prevedibili come il peto chimico dopo i fagioli, di discutibili consigli su come conquistare il ragazzo più figo della scuola, su come rispettare il bonton della perfetta zoccoletta nel vestiario e nei comportamenti, sugli indispensabili oggetti portare sempre con te in borsa (un esempio indelebile nella mia mente: "porta sempre con te sigarette ed accendino, anche se non fumi, così se il figo della scuola vuole fumare tu hai la scusa per avvicinarti, attaccare bottone e sbattergliela in faccia, yyyyeeeeeehhhh!!) e, immancabili, le domande alla sessuologa per sapere come fare per una gravidanza isterica derivata da un vischioso bacio con la lingua dato al ragazzo che è l'amore della tua vita perchè state insieme da 4 giorni e sapere se fosse possibile sapere il sesso in base alla reazione chimica nata dal contatto fra il tuo herpes ed il suo apparecchio per i denti.

A distanza di anni, oggi, mi sono trovata davanti una copia di Cosmopolitan acquistata da mia sorella.
Pensavo di avere tra le mani un'interessante rivista la cui lettura avrebbe potuto riempire le due ore post-pranzo coadiuvandomi la digestione ed il mantenimento di un cervello attivo.
Ora...
Ho appena terminato l'infelice lettura.
La digestione è stata aiutata nel senso che la compagnia di Cosmopolitan ha aiutato l'espletazione delle mie funzioni intestinali.
Per il resto, forse mi sbaglio, forse avevo nella mente un'idea errata ma credevo che nell'immaginario collettivo Cosmopolitan fosse un giornale, diciamo, da donne, interessante, un equilibrato mix di cultura e leggera superficialità.
Ecco, invece, vorrei avanzare delle personalissime critiche generali.

Innanzitutto una ISTERIA DA SPASMODICO UTILIZZO DI TERMINI ANGLOSASSONI.
Non c'è una, e ripeto, UNA cazzo di pagina di pagina priva di una qualsivoglia inutile parola in inglese.
"BEAUTY AND ROLL, SWING O ROCK? ACCORTA IL TRUCCO AL SOUND!"
"HAPPY LIST, 9 COSE CHE TI FARANNO FELICI QUESTO MESE!"
"DRESS CODE, WELCOME TO THE JUNGLE"
"LA COSMO VALIGIA è SMART&LIGHT"

IIIIIIIEEEEEE VABENEH!!!




L'italiano è tanto una bella lingua musicale, equilibrata, piena di possibilità di espressione, al contrario dell'inglese che è sicuramente una fantastica lingua internazionale utilissima per il commercio, le relazioni politiche fra stati, il contatto fra culture MA sicuramente non tanto poetica quanto l'italiano.
Che bisogno c'è di usare l'inglese come inutile orpello baroccheggiante laddove l'italiano funzioni benissimo al suo posto?
"STRIKE A POSE"....MA PERCHè? Perchè non scrivere "Mettiti in posa!"
...fa più gggiòvane? L'inglese è più al passo coi tempi? O non ce la fate ad usare l'italiano in una maniera corretta? Non vi vengono i termini? Ci sono tante belle edizioni del vocabolario dei sinonimi e dei contrari!

...ma che ne voglio sapere io. Forse l'inglese è more fashionable, sorry, magari sono io che sono troppo out.

E probabilmente sarò troppo out anche per comprendere pienamente perchè dovrei seguire i consigli su "COME DIVENTARE UNA DEA DEL SESSO" di 4 sgallettate tra cui una regista di film porno insieme ad un'attrice porno (quindi esponenti di un mondo fittizio dove il sesso segue la logica del "dottore, mi scusi, ho un certo bruciore intimo, facciamo sesso per farlo passare" e dove la donna inizia ad urlare come un gorilla appena le si sfiora la coscia, nota zona erogena), una sex blogger che si definisce molto umilmente "una sex educator che vuole salvare il mondo dal cattivo sesso" e una giornalista che consiglia, durante una fellatio, di dire al proprio uomo cosa si pensa e cosa si prova, per creare più condivisione.
Un pò come quando il dentista ti fa le domande mentre lui ha le sue mani infilate nella tua bocca.
Bella pè voi.
Ma cosa posso pretendere da un articolo presente nella rubrica del sesso che presenta, a seguito, un quiz per vedere quanta "Bad girl attitude c'è nel sesso che fai" e a seguito, anche qui, le domande all'esperta per saper "se il pene XL del mio ragazzo allargherà la mia vagina in modo permanente".

Da buona rivista intellettualmente stimolante Cosmopolitan non poteva mancare nel consigliarci varie tipologie di approccio da selezionare in base al tipo di costume indossato dal ragazzo che abbiamo adocchiato in spiaggia.
Ebbene, donne, sappiate che se vi piace l'uomo con la mutandina striminzita ed il pacco bene in mostra allora dovrete ascoltarlo intensamente e credere ciecamente a tutti i suoi racconti sulla vita spericolata, mentre se siete più attratte dal tipo Superfantasioso con il costume hawaiano, il trucco per farlo vostro è (udite udite) lanciargli una secchiata d'acqua addosso così, senza un perchè, in quanto lui poi adorerà correrti dietro.
....per riempirvi di saccagnate, probabilmente.
Ma il mio preferito è il soggetto definito Romantico perchè porta boxer fascianti anni '60 (poi vorrò scoprire il misterioso parallelismo tra romanticismo e box fasciante): in questo caso Cosmopolitan, in verità in verità vi dice, che quest'ultimo è un tipo che spiazza e, dunque, non è facile capire se bisognerà parlarci di filosofia o di calcio; conseguentemente, amiche, puntate su un bikini sexy in stile Brigitte Bardot, alchè i pianeti si allineranno e le connessioni cosmiche fra di voi si creeranno automaticamente perchè, si sa, il costume anni '60 rende tutti un pò romantici.
Insomma, per noi comuni mortali, nel dubbio mostragli la mercanzia.
BOH.

Ora sono seriamente curiosa di sapere cosa devo fare per conquistare questa tipologia di uomo con elegante e sobrio costumino monocolour e monokini, grazie.



Da una parte l'amore assoluto per il mondo delle BadGirl (perchè dire cattive ragazze non è abbastanza In), tra le quali M.I.A. che ci dice che per essere tali bisogna essere assertive, belle e strafottenti (nuove filosofie che confutano, dunque, in base a scientifiche e logiche motivazioni il poco fashionable concetto greco del bello e buono), dall'altra un fantastico elogio del BEACH CODE da rispettare per non essere troppo CAFONAL (...molto coerente con l'amore per le bad girls, famose per la loro indiscutibile raffinatezza), con consigli (o, meglio, scusatemi, TIPS) quali prendere il sole solo a gambe parallele, non spremersi i buchi neri in spiaggia, truccarsi solo water proof (anche perchè andare al mare truccate è proprio un consiglio salutare ed esteticamente valido!), non si può usare il tablet in spiaggia e quando ti siedi su una sedia rimettiti i pantaloncini perchè "le natiche grigliate dalla seduta delle sedie sono come rucola fra i denti".
(...vorrei porre l'accento anche sull'equilibrio della frase di cui sopra, che ho direttamente ripreso dalla rivista...)

Insomma.
I' pènz che boh.
Contenuti, linguaggi e rubriche che sembrerebbero risultanti dall'incontro poco fortuito tra l'eleganza tipica della sagra della patata di Palmiano e la sobrietà intellettuale di Barbara D'Urso.

FERMI TUTTI.
Pagina 82: LO FACCIAMO AL TELEFONO: LE COSMODRITTE PER GODERE A DISTANZA STEP BY STEP.
Gli sms funzionano da preliminari, scrivigli di levarsi i pantaloni, mandagli le tue foto mezza nuda, telefonagli e parlando con tono naturale facendogli i complimenti sul suo fisico, usa il vibratore.
Ma proprio "L'amore ai tempi del Cosmopolitan".

Rimpiango Cioè, almeno era coerente nella sua bimbominchiaggine.

Gloria