lunedì 29 giugno 2015

48 ORE DI DITTATURA.


Dal titolo sembrerebbe che questo si appresti ad essere un post serio di analisi e critica socio-politica di qualsivoglia forma di dittatura antica e moderna.

E qui, dunque, cito una delle maggior frasi del magno Osho:

SE'.
 VABè, SCIAO CORE.

La questione di fondo è la seguente.

Le persone normali, il venerdì sera, si ritrovano davanti ad un calice di vino e fanno gossip spicciolo, parlano del tempo, delle mezze stagioni, di dove si andrà in vacanza quest'estate, di Agostiano che ha scelto Elianana come amore unico infinito ppè sèmprè della sua vita piena di valori ammirabili quali la famiglia, i pesetti della palestra e le mutande Dolce&Gabbana (nonostante Tina Cipollari non fosse d'accordo e volesse far esplodere lo studio).

Invece io frequento un gruppo di amicizie disagiate che si barcamenano nelle proprie vite ostacolate da un imperituro Saturno Contro, spostandosi con leggiadria tra bestemmie e più di un calice di vino.

E dunque, di fronte al contrasto tra la limpidezza cristallina di due calici di bianco e lo spessore torbido di un bicchiere di rosso, la sottoscritta PretentiousGirl, insieme a la marchesa Eleonora detta "BellaBiondaOnTheBicycle" e la contessa Barbara "WendaGnòraInTheSkyWithDiamondsVenereSonoIo" hanno rimuginato su come fosse bello poter vivere liberamente 48 ORE DI DITTATURA SPICCIOLA IN QUESTO MONDO MALATO E DISAGIATO VITTIMA DI UN SATURNO CONTRO INVADENTE, INFIDO E BASTARDO COME LA RUCOLA CHE TI SI PUNTA SULLA CISTIFELLEA A TRADIMENTO DOPO DUE GIORNI CHE L'HAI MANGIATA, PENSANDO ERRONEAMENTE CHE POTESSE ESSERE UN PASTO LEGGERO E SALUTARE.

Io mi appello al vostro animo sensibile e vorrei che capiste che la generazione di fine anni '80 ha subito tanti dolori e traumi di vario genere, quali la fine della ricchezza degli anni '80, l'entrata in scena di Berlusconi, i capelli a cazzaroletta, le collanine a rete, i trucchi di Cioè, il calendario di Raul Bova e così via.
Poi vabè, che io legga Nietzsche e mi crogioli nei miei deliri di onnipotenza è tutto un discorso a parte che non ha nulla a che vedere con le mie interminabili esigenze di dominio infinito su questo mondo infelice che alla mia guida funzionerebbe come dIO comanda.
....ok, scusate.

Prima di tutto, ci tengo a sottolineare che nella Dittatura Che Vorrei io non starei come Kim-Jong-Il tutto il giorno a svagarmi guardando cose con occhialetto tecnico e sguardo distaccato ma pieno di interesse:



E quindi eccovi, in tutto il suo contenuto becero e distruttivo, la lista di ciò che farei se per 48 ore potessi dettare legge all over the world under the rainbow over the hell:

1. Primo ed indiscutibile impegno incontrastato da parte della sottoscritta per il CONTROLLO DELLE NASCITE. 
Perchè mò ve lo dic'.
Che cazzarola sctet a sgravà tutt lu tiemp.
I bambini costano, vi costano stress, vi costano soldi, vi odieranno da adolescenti, contribuiscono ai vostri divorzi, alle madonne e ai dii, causano inquinamento acustico, sporcano, secernono dubbie sostanze di vario genere, colore ed odore, non sono autonomi, non vi fanno dormire, non vi fanno fare sesso e vi stanno attaccati alle gambe tutto il tempo.
Vi voglio dire, siete una bellissima famiglia anche senza figli...e non fatevi forzare dalle opinioni della società "Perciè cioè, che fate, siete sposati e non fate figli? Una donna senza figli non può dirsi completa"; E IU IU CAZZU CAZZU ne riparliamo quando voi mi invidierete perchè io vado in vacanza a farmi il giro del mondo in 80 giorni e voi invece dovete rimanere a casa a sclerare perchè vostro figlio vuole giocare 80 volte al giorno al gioco da tavola di Peppa Pig.

2. LA DECENZA.
E ovviamente, da dittatrice, sono IO che pongo i dettami di cosa è decente e cosa no.
Quindi.
Via i mocassini, via le empty pocket.
Via 'lli cazzarola di carro armati con i quali vi adornate discutibilmente i piedi.
Via le zeppe bianche.
Mai più i pantaloni a zampa di elefante.
Via i tacchi se dovete camminare come dei velociraptor sbronzi.
Via le maglie trasparenti e pure i pantaloncini da visita gastroinestinale per via "DeDietro", che veramente io ve pijiesse a zampate da qua fino a Bolzano, porcoddue.  
Perchè non andate direttamente in giro con i copri capezzoli col pendente in stoffa decorato con strass?
Poi una dice "Ma io non capisco perchè mi capitano solo uomini che vogliono andare a letto!"
Ahbbò. E sarà questa generazione priva di valori.
Sarà la primavera.
Mica perchè vai in giro con un perizoma al posto dei pantaloni.

3. I VECCHI ALLA GUIDA MA ANCHE NO.
Non ci vedono, non hanno riflessi mano-piedi-testa, non ci sentono, non hanno coscienza di dove sono, di chi sono e di come sono finiti su quel mezzo misterioso che si muove su ruote senza l'ausilio di un ruminante.
Ma soprattutto Hanno sempre ragione loro.
Magari stanno andando a 180 km orari su strada urbana all'ora dell'uscita della scuola, parcheggiano su area disabili senza il permesso, inchiodano in superstrada e/o cacciano la freccia a destra per girare a sinistra.
Però no.
Hanno ragione loro. E tu sei un maleducato che non rispetti l'anzianità.
La mia proposta: utilizzare la Valle D'Aosta come zona franca dove mandare gli anziani e le anziane dopo i 70 anni a investirsi vicendevolmente su carretti campestri guidati da asinelli, per una simpatica soluzione che unisce il problema delle pensioni ad approcci eco-friendly .

4. ESAME DI ACCESSO PER IL (NON PIU') DIRITTO DI VOTO.
Io col cuore ve lo dico, in maniera sintetica e chiara.
Nessuno si è battuto in passato per fare in modo che soggetti come Barbara D'Urso avessero il diritto di voto.
Qua non si va da nessuna parte se non si diventa tutti un pò più civili e consapevoli di vivere insieme ad altre persone in una società.
Ma potem vinge na guerra nù se la gente va ai comizi di Salvini ed altrettanta gente voterebbe di nuovo un Berlusconi rincoglionito che inizia convinto il suo discorso ad un comizio della sinistra.

5. GUERRA AL REGNO DI NAPOLI.
Navi cariche di cadreghe e nebbia.
Vergogna sui neomelodici, vergogna sulla presunta solarità forzata dei napoletani, vergogna pure su di me che mi sfonderei tutto il giorno di Pastiera.
Che maledetti siano i vostri santini, i militari napoletani ed i 10 euro di piattino napoletano che mi sono lasciata inculare Napoli e che prima o poi andrò a riprendermi, insieme a tutte le bestemmie che ho lanciato dopo 5 anni di campania surrounding a Perugia.

6. Siccome sono una dittatrice,  io sarei io e voi non sareste un casso, perciò SI RISPETTANO I MIEI DETTAMI.
Altrimenti come punizione vi dò na pasticca sciogliente e vi lascio chiusi in bagno senza la carta igienica per 5 giorni.
Può vid se non parte spontanea "Cinque giorni che ti ho perso" di Zarrillo.

7. NIENTE ACCORDI UE, EU, CEE, EXTRA CEE, BRIC, MERCOSUR e cazzi e mazzi perchè chi fa da sè fa per tre e che ci provassero ad esportare democrazia su di me.
Vi sguinzaglio Margioglio, porcoddenna.

8. PAOLO FOX IMMEDIATAMENTE ESPATRIATO.

Quindi ecco, mi vedo un pò così:



Come affermato dalla mia dolce metà "...forse 48 ore sono troppo poche".

Gloria


sabato 13 giugno 2015

A WORK OF ART IS A SCREAM OF FREEDOM.




E' da almeno due mesi che non scrivo su questo ameno angolo di villaggio globale.

E tutto ciò mi fa ragionare un attimo sugli artisti.

Premessa: non sono un'artista e non sono fornita di alcun tipo di fantasia e di spirito artistico.

Ma, come lessi da qualche parte:

Non importa quanto sei bravo praticare un'arte; se ti piace, praticala, perchè è una maniera per sviluppare la tua anima.

Per questo motivo ogni tanto mi diletto a scrivere qui questi due o tre pensieri idioti in croce.

C'è chi esprime i propri pensieri in versi, chi in forme e colori; io veicolo quel poco di creatività che ho tramite le parole.

Comunque, alla fine dei conti, questo è un hobby o, meglio, qualcosa che faccio nel momento in cui lo sento e senza alcun tipo di obbligo.

In altre parole; scrivo quando sono ispirata.

Quindi mi chiedo: come fa un'artista a rispettare termini?

Come fa un'artista ad ispirarsi a comando?

Come si fa ad imporsi di dipingere un quadro per quella persona entro un certo limite di tempo, di denaro?

Come si può fare il pittore, lo scultore, lo scrittore, il musicista come lavoro?

Le mie non sono domande polemiche; al contrario, vorrei veramente che chi si ritiene artista mi dia una risposta.

Nella mia personale esperienza, l'arte è libertà perchè la creo se la sento; la creo se lo voglio perchè la mia mente/le mie emozioni/la mia psiche richiedono di farlo.

E' sensibilità al proprio essere.

Sono tutte cose che non vengono fuori a comando.

Quindi ecco, non so se riuscirei mai a "lavorare" come artista, perchè diventerebbe un obbligo e non una risposta alle vibrazioni del proprio io.

Il tutto perderebbe il suo senso base.

Quindi, cos'è un'artista?

E' un essere umano che riesce a mantenere perennemente un livello di ispirazione tale da portarlo ad essere continuamente creativo, anche a comando?

E' una persona che sopperisce all'eventuale mancanza di ispirazione tramite la bravura e le capacità tecniche?

In fondo tantissime opere d'arte non derivano solo dall'irrazionale.

Un qualsiasi monumento del nostro patrimonio italiano non sarebbe stato partorito senza un minimo di raziocinio; tantissimo opere pittoriche e altrettanti versi, canzoni e romanzi non sarebbero tali senza metrica, composizione, ordine, prospettiva, uso sapiente dei colori, del chiaroscuro, controllo dello strumento musicale e conoscenza delle note musicali.

Eppore, al contrario, oggi basta l'opinione di un critico per far diventare "opera d'arte" anche una "Merda D'Autore".

Ormai siamo arrivati in una condizione in cui, entrando in un museo, abbiamo paura di sederci su di una panchina per timore di appoggiare il nostro umile dereatano sull'arte.

Vedi un foglio bianco e vuoto appeso al muro di un museo e ti immergi nella ricerca del suo significato mistico ultimo; lo stesso foglio, appoggiato sulla scrivania di un ufficio, è solo un foglio bianco.

Senti una nota ripetuta costantemente durante un concerto di musica alternativa e pensi "Ah, che genio minimalista"; la stessa situazione, in un'accademia, ti indica solo un allievo che sta facendo pratica.

L'apprezzatissimo scrittore Josè Saramago scrive praticamente senza punteggiatura; eppure non credo che facendo lo stesso durante la stesura di una tesi di laurea, questa venga considerata un'opera d'arte.

E allora sapete cosa?

A questo punto, volenti o nolenti, l'arte può essere ovunque.

Nella Gioconda, nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, nella Carmina Burana, nella Divina Commedia così come negli accenni in bianco e nero su di un foglio di un quaderno, negli scatti di un appassionato di fotografia, nella casetta che un bambino ha costruito coi lego (forse sono un pò troppo una nostalgica...esistono ancora i bambini che giocano coi lego?), nella persona che studia pianoforte e lo suona per un intimo amore dei suoni e non per suonare di fronte ad un pubblico.

La natura, credo, è l'artista prima.

Da secoli studiamo la natura tramite la scienza, guidati da considerazioni empiriche, logiche e razionali; eppure quante opere d'arte incontrollabili, devastanti e bellissime, imprevedibili e scioccanti riesce ancora ad offrirci?

E allora non importa che lo si faccia per amore, per lavoro, per istinto, per passione, per predisposizione o per soldi.

L'arte è negli occhi di chi guarda e nella volontà del crearla.

Sti cazzi il risultato.