venerdì 28 settembre 2012

PENSIERI AMARI SOCIALI E SIMIL POLITICI DEL VENERDì SERA


"Clima e modo di vivere a Berlino non mi si addicono. [...] ...tutto è introvabile, costoso, difficile da trovare, i cibi sono avvzziti e stantii; in compenso furfanterie e imbrogli di ogni specie sono all'ordine del giorno, peggio che nel paese dei limoni in fiore".

Il passo è tratto da "L'arte di conoscere sè stessi" di Schopenauer, in riferimento alla frase del filosofo Goethe "Kennst du Das Land? wo die Zitronen bluhen..." "Conosci il paese dove crescono i limoni?" che indica, infine, l'ITALIA.

Parliamo del periodo di fine '800.

Ora...sono rattristata dal fatto che, a questo punto, l'imbroglio e la furberia sia una caratteristica nazionale ben troppo radicata nel nostro modo di essere: sembra essere propriamente retaggio culturale italiano, e non solo.
Va da sè come, allora, sia all'ordine del giorno l'essere sempre stati governati da imbroglioni, l'essere tutt'ora governati da imbroglioni e l'essere per sempre governati da imbroglioni, e ai vertici italiani come quelli europei troviamo imbroglioni che pensano esclusivamente al loro personale praticello.

Forse varrà la pena fare dei primi passi per cambiare qualcosa, ma un cambiamento culturale non è qualcosa che avviene dall'oggi al domani.
Ora, senza una generalizzazione totalizzante, rimango dell'idea che siamo e saremo per sempre solamente un popolo di insoddisfatti che ad ogni cambiamento troverà motivo di lamentarsi.
Rimango dell'idea che anche se crollasse questo governo, anche se devastassimo i nostri governanti attuali, anche se creassimo un nuovo governo, si tornerebbe punto e a capo.
E allora ciò che si è compiuto prima a cosa sarebbe servito?
Non è nella nostra cultura italiana arrivare al vertice e rimanere umile.
Il più buon italiano, con i migliori propositi, arrivando in alto troverà di che gioire; troverà ricchezze che gli oscureranno gli occhi e la morale. C'è troppo da ricavarne perchè un uomo rimanga impassibile.


Forse dovrei ammettere che io posso essere reputata pessimista da questo punto di vista: in realtà non ho una gran fiducia nella figura dell'essere umano, soprattutto in quello moderno.
Siamo limitati, siamo ben poca cosa, e credo che non sia difficile essere d'accordo con questo pensiero.
E anche se la corruzione si troverà prepotentemente in ogni angolo del mondo, non possiamo negare che il livello di corruzione sia diverso di paese in paese; e la corruzione in Italia è sicuramente a livelli inimmaginabili.
Ma siamo noi stessi a permetterlo.

Questo non vuole giustificare il comportamento attuale di chi mangia e si gode la vita (e non poco) tramite le nostre tasse ed i nostri sforzi.
Mi arrabbio vedendo come la gente sia più interessata a vedere chi saranno i nuovi partecipanti del grande fratello o il nuovo tronista di uomini e donne piuttosto che interessarsi sinceramente di ciò che gli viene tolto impunemente. O meglio, se ne interessa lamentandosi.
Mi incazzo vedendo soprusi, immoralità, idiozie evidenti, talvolta addirittura giustificati, talvolta ignorati volutamente, spesso oscurati...ma sempre e comunque lamentati.

Però poi mi metto a ragionarealla ricerca di una visione più "futura".
La maggior parte delle persone hanno il paraocchi come i cavalli. Oppure non vogliono vedere; oppure sono troppo superficiali per interessarsene.
Io personalmente vivo solo un sentimento fastidioso di grande mancanza di fiducia.
O per lo meno, sicuramente la speranza non è qui.

Non me ne voglia a male chi combatte quotidianamente per cambiare la situazione.
Chi crede ancora che un cambiamento sia possibile.
Io vi stimo e vi invidio, perchè voi avete ancora dentro di voi una cosa stupenda che si chiama speranza. Voi confidate nel prossimo e in una migliore situazione futura.
Ma io credo che anche se le cose andassero meglio, sarebbe solo l'abbaglio di un momento.

Le manifestazioni, gli scioperi, l'unirsi per combattere per i propri diritti....sono cose magnifiche.
Votare perchè è nostro diritto e rispettare chi è morto per permetterci di essere parte di un tale processo democratico...è altrettanto stupendo.
Ma manifestiamo perchè uniti dalla disperazione momentanea; votiamo e voteremo per persone che ci deluderanno, un pò per colpa loro e della loro corruzione, un pò perchè noi tendiamo alla commiserazione.

E' la cultura che deve cambiare.
LA CULTURA. Ed è la cosa più difficile.
Puoi cambiare una siepe in mille modi diversi: puoi targliare rami e fogli dandole miliardi di forme differenti. Poi i rami e le foglie cresceranno di nuovo e, se non ti piace la siepe, la taglierai di nuovo.
Ma le radici sono sempre lì. E mentre tu tagli e cambi a tuo piacimento, le radici si radicano ancora di più, ed andarle a tirare fuori dal terreno diventa un bel pò difficile.

Gloria

martedì 4 settembre 2012

AUTUNNO, AUTOCONTEMPLAZIONE, AUTOANALISI ED AUTOMOBILE.

Ora, sono le 16.06. Ed io alle 17 devo uscire.
Un'ora è troppo poco per studiare, ma neanche posso mettermi stesa su letto a guardare immobile il soffitto....soprattutto perchè mi addormenterei e, essendomi appena truccata, tutta la mia opera di restauro facciale andrebbe distrutta, con lo stesso effetto sul volto del dipinto di Gesù Cristo nella chiesa di Saragozza dopo il passaggio della signora Cecilia, devota appassionata di restauro.
Ma se la Chiesa non fa miracoli, figurarsi se un miracolo artistico sia possibile solo grazie alla semplice passione per l'arte della restaurazione, signora cara.

Detto ciò, devo comunque riempire quest'ora.
Vi parlerei allora del fatto che fuori c'è questa gradevole pioggerellina d'inizio autunno. Ed uso il termine gradevole senza alcun tipo di tono ironico...mi piacciono il rumore della pioggia e l'arrivo dell'autunno, paradossalmente mi danno un gran senso di calore.
Con l'aria fresca ritrovo il piacere del coprirmi col cardigan e con le sciarpe;
Il piacere del bagno caldo, tra mille bolle di sapone ed i profumi inebrianti del bagnoschiuma;
Il piacere della tisana calda davanti alla tv.
Il piacere del rimanere a casa, profumata del bagno, coperta dal cardigan e dalla sciarpa, con la tisana in mano e guardare fuori mentre piove.

Effettivamente credo di essere una contemplatrice.
Ho dentro di me questo senso di osservazione dell'ambiente, ma non per afferrarne i particolari, bensì per coglierne il tutto, l'insieme e le sensazioni che questo ritratto completo mi dona.
Boh, forse è un modo per entrare in contatto con me stessa entrando in contatto con ciò che ho intorno...magari così facendo, inconsapevolmente attuo un qualche metodo di meditazione Zen appreso per osmosi in Giappone? O forse è un pò pirandelliana come immagine....è come se la natura entrasse dentro di me ed io diventassi parte di essa. E mi sento parte del tutto senza essere circondata da altri a me simili.

Ecco, l'autunno comporta anche il piacere del ragionamento su sè stessi.
E' puntuale, è inevitabile.
Puoi provare tutta l'estate a scappare dai pensieri....l'estate ti dona un sacco di tempo, e tu, essere umano misero, fuggi da te stesso ed impieghi tutto il tempo che la stagione ti offre per non soffermarti a pensare.
Ma tanto...a-ha, ti tocca.
E comunque dai, che non è poi così tragico...perchè, essere umano, non hai voglia di conoscerti?
Ti stai sulle palle? Come fai a aperlo, non ti dai neanche una possibilità!
Saranno anni che ti conosci, ma sono anni che cambi e maturi, perchè non provi a vedere in cosa sei mutato? Come ti sei evoluto?

Finchè il prefisso AUTO- non entrerà a far parte del tuo vocabolario quotidiano, in quanto indicante il "sè stesso, da solo", non potrai presentarti a te stesso.

Io, personalmente, sono interessata al mio Auto- ma poco rivolta all'Auto.
All'AUTOMOBILE, precisamente.
Ho (quasi) 25 anni e ancora non ho la patente (e qui siete assolutamente liberi di ridicolizzarmi)...un pò per impegni di forza maggiore, un pò perchè non ho molti problemi a spostarmi a piedi o in bici (o per lo meno, non AVEVO....ora che abito in  a Narnia, frazione di Culonia e provincia di Monculo, le 4 ruote non sarebbero poi una scelta tanto azzardata), un pò perchè, fondamentalmente, non avevo poi così tanta voglia di guidare....sono passati 7 anni dal mio passaggio alla maggiore età ed io già è tanto se so guidare una bici nel traffico senza rischiare ogni volta un maxi-tamponamento che va da Ascoli Piceno alla Salerno-ReggioCalabria.
Ora però...IL MOMENTO è GIUNTO.
La teoria l'ho passata, la pratica è ancora un work in progress.
Le poche cose che ho capito sulle mie capacità d'Aut-ista sono le seguenti:

- non freno;
- parallelamente il mio piede sta all'accelleratore come l'idiozia sta a Uomini e Donne;
- le mie mani si muovono e vagano nel mio angolo del mezzo, sul volante, sul cambio, sui comandi delle frecce, come se fossi una piovra davanti ad una piovressa nel bel mezzo della stagione degli amori....aggiungendo che però questa piovra è ciecata ed inesperta e non sa dove toccare la dirompente piovressa, che quindi scatta innervosita;
- non so girare a destra. La mia vista è già problematica, e se matematicamente aggiungiamo che, appunto, non stacco il piede dall'accelleratore, calcolate voi la percentuale di possibilità di incidente ogni volta che prendo una curva;
- la strada trafficata è una Jungla ed io spero non ci siano leggi sul codice della strada che regolamentino negativamente il dito medio tirato fuori dal finestrino nei momenti di guerriglia urbana on the road;
- il clacson diventerà presto la mia arma psicologica di distruzione di coglioni di massa preferita;
- ...il primo acquisto sarà la macchina priva del cambio manuale.

E ALLORA IMPARERO' LE REGOLE PER INFRANGERLE NELLA MANIERA ADEGUATA. Quindi GET READY, tutti quanti...ECCHEME Sà!

La conclusione è, dunque: per tutto ciò che comporta l'automobile, non fate conto su di me. Per tutto ciò che comporta il mondo auto-referenziale, sono a casa.

Gloria

lunedì 3 settembre 2012

THE ONLY SIN IS MEDIOCRITY - MARTHA GRAHAM


Inizierei con una parentesi che concluderò velocissimamente.
Ho digitato su Google "Aurora" ed è uscita la canzone di Eros Ramazzotti invece che quella dei Marlene Kuntz.
E qui, spero che l'informazione data sia sufficientemente sconvolgente. Chiudo parentesi.

Siccome, purtroppo e per fortuna, più vado avanti più divento una donna cogens e, tra l'altro, penso anche un pò troppo (il che va tutto a favore delle stupende emicranie che mi colgono attonita come la terra annunzio sta), rimuginando qua e là su argomenti di utilità effettiva pari a quella di una birra analcolica in Germania, oggi mi sono soffermata sul testo, appunto, della canzone Aurora.

I gusti sono soggettivi: io ho scoperto da qualche mese i Marlene Kuntz e me ne sono innamorata, per la loro musica così emotivamente accogliente, stimolante, per i testi delle canzoni (a cui solitamente non presto molta attenzione, anzi...mi faccio coinvolgere più dal ritmo della musica che dalla poesia delle parole) e per il loro linguaggio spesso ermetico, talvolta arcaico, ma sicuramente toccante e pregno di significato.



"AURORA"

- Non ti sei accorto ancora che siamo
più attraenti delle metafore? 
La mediocrità ti consolida e gli ipocriti sostengono l'opera.

E' un abbaglio stomachevole
che non ci fa sorridere
No, non ci fa sorridere.

Non ti sei accorto ancora che siamo
più veraci delle retoriche? 
Freschi come aurora di marmo risplenderemo sulle tue reliquie

E' un orgoglio miserevole ignorare l'innegabile
e non ci fa sorridere
No non ci fa sorridere.

Un giorno, presto, capirai
piegato all'evidenza di ogni verità
e ci farai sorridere e ti farai deridere -

Mi pare una palese critica alle persone mediocri, alle loro vuotezza, manchevolezza, spinti ad agire così dal sistema, che poco pensano e non se ne dispiacciono.
Allora ragionavo sulla mediocrità, intesa come qualcosa di modesta qualità e di scarso valore: dal punto di vista forse scientifico è una posizione intermedia fra due estremi, da che se ne deduce che non sempre questo termine abbia un valore negativo, a meno che ciò che sta nel mezzo e non pende da nessuna parte non sia considerato come tale.
Per il resto, comunque, la parte importante nella comunicazione quotidiana non è tanto la denotazione quanto la connotazione, non tanto il significato convenzionale del termine, ma il concetto in una significanza più ampia: e mediocre, per tutti quanti noi, è sinonimo di scadente.

Ora...io non penso che nessuno nasca, così per dire, mediocre, bensì credo sia più una questione di scelta.
E perchè dovrei scegliere, allora, di essere mediocre?
Per noia, perchè stare sopra non alla normalità (o meglio, si suppone anche sopra ad un livello ulteriormente più alto della normalità) è difficile e faticoso;
Per questioni personali, laddove essere mediocri comporti un minor interesse per ciò che ci circonda, il che ci permette di non porci domande e di vivere, paradossalmente, più sereni;
Per questioni sociali e culturali, nel momento in cui si vive in società dove essere uniformi e non erigersi al di sopra del generale livello di mediocrità è uno dei valori di base.

Però, chi ci dice chi è mediocre?
Secondo la definizione, mediocre è ciò che sta sotto la media, ma la media dei comportamenti delle persone, della loro mente, delle loro azioni e scelte è, fondamentalmente, una critica, un punto di vista.
Chi è che ci dice cosa è mediocre? Persone come Einstein in campo scientifico o Jordan in campo sportivo sono stati definiti mediocri.
Io posso essere mediocre se dico che qualcun altro è mediocre?
Mediocre è chi critica di mediocrità?

Io credo solo che il mediocre sia l'annoiato.
Annoiarsi è fermarsi, e fermarsi è da mediocri.
La scusa dell'annoiarsi per molti è "non ho stimoli". Posso avere un periodo di stallo nel momento in cui esaurisco parte dei miei interessi, o meglio, se maturo e non trovo che tali interessi siano così stimolanti come credevo prima.
Allora l'annoiato dice "non ho stimoli" e per me diventa mediocre, dato che dentro di sè dovrebbe capire che la colpa è la propria, perchè in realtà non ne cerca più, di stimoli.
Se non hai stimoli, inventateli. Diventa interessato, sii curioso.
Alchè non potrai mai essere mediocre.

Ribadisco comunque che rimane tutta una questione di opinioni. Per voi cos'è mediocrità?
Magari per altri il mediocre è colui che spazia, come se questo fosse sinonimo di mancata personalità e di incapacità di definizione del proprio essere. Ma una visione del genere credo sia troppo statica e definitiva. E, come sempre....troppo comoda come scelta, dal mio punto di vista.
Ma per come sono io, essere eclettici e multiforme fa molto la differenza.
Basta non considerarsi mai completi, ma in perenne viaggio sulla strada dell'apprendimento.

E comunque...a parte tutto, una piccola digressione.
Mi dispiace che la retorica sia tacciata negativamente, nel testo della canzone, come piena di forma ma priva di contenuto. Un pensiero molto platonico e pochissimo aristotelico...
ma vabè, il mio comunicare retorico e il perenne tentativo di cercare la retorica nelle parole delle persone è un discorso a parte che magari prenderò più in là :)

Gloria

PS: Fiera di non essere stata troppo prolissa, stavolta....sto imaprando l'arte del riassumere i miei pensieri altrimenti divaganti!