"Clima e modo di vivere a Berlino non mi si addicono. [...] ...tutto è introvabile, costoso, difficile da trovare, i cibi sono avvzziti e stantii; in compenso furfanterie e imbrogli di ogni specie sono all'ordine del giorno, peggio che nel paese dei limoni in fiore".
Parliamo del periodo di fine '800.
Ora...sono rattristata dal fatto che, a questo punto, l'imbroglio e la furberia sia una caratteristica nazionale ben troppo radicata nel nostro modo di essere: sembra essere propriamente retaggio culturale italiano, e non solo.
Va da sè come, allora, sia all'ordine del giorno l'essere sempre stati governati da imbroglioni, l'essere tutt'ora governati da imbroglioni e l'essere per sempre governati da imbroglioni, e ai vertici italiani come quelli europei troviamo imbroglioni che pensano esclusivamente al loro personale praticello.
Forse varrà la pena fare dei primi passi per cambiare qualcosa, ma un cambiamento culturale non è qualcosa che avviene dall'oggi al domani.
Ora, senza una generalizzazione totalizzante, rimango dell'idea che siamo e saremo per sempre solamente un popolo di insoddisfatti che ad ogni cambiamento troverà motivo di lamentarsi.
Rimango dell'idea che anche se crollasse questo governo, anche se devastassimo i nostri governanti attuali, anche se creassimo un nuovo governo, si tornerebbe punto e a capo.
E allora ciò che si è compiuto prima a cosa sarebbe servito?
Non è nella nostra cultura italiana arrivare al vertice e rimanere umile.
Il più buon italiano, con i migliori propositi, arrivando in alto troverà di che gioire; troverà ricchezze che gli oscureranno gli occhi e la morale. C'è troppo da ricavarne perchè un uomo rimanga impassibile.
Forse dovrei ammettere che io posso essere reputata pessimista da questo punto di vista: in realtà non ho una gran fiducia nella figura dell'essere umano, soprattutto in quello moderno.
Siamo limitati, siamo ben poca cosa, e credo che non sia difficile essere d'accordo con questo pensiero.
E anche se la corruzione si troverà prepotentemente in ogni angolo del mondo, non possiamo negare che il livello di corruzione sia diverso di paese in paese; e la corruzione in Italia è sicuramente a livelli inimmaginabili.
Ma siamo noi stessi a permetterlo.
Questo non vuole giustificare il comportamento attuale di chi mangia e si gode la vita (e non poco) tramite le nostre tasse ed i nostri sforzi.
Mi arrabbio vedendo come la gente sia più interessata a vedere chi saranno i nuovi partecipanti del grande fratello o il nuovo tronista di uomini e donne piuttosto che interessarsi sinceramente di ciò che gli viene tolto impunemente. O meglio, se ne interessa lamentandosi.
Mi incazzo vedendo soprusi, immoralità, idiozie evidenti, talvolta addirittura giustificati, talvolta ignorati volutamente, spesso oscurati...ma sempre e comunque lamentati.
Però poi mi metto a ragionarealla ricerca di una visione più "futura".
La maggior parte delle persone hanno il paraocchi come i cavalli. Oppure non vogliono vedere; oppure sono troppo superficiali per interessarsene.
Io personalmente vivo solo un sentimento fastidioso di grande mancanza di fiducia.
O per lo meno, sicuramente la speranza non è qui.
Non me ne voglia a male chi combatte quotidianamente per cambiare la situazione.
Chi crede ancora che un cambiamento sia possibile.
Io vi stimo e vi invidio, perchè voi avete ancora dentro di voi una cosa stupenda che si chiama speranza. Voi confidate nel prossimo e in una migliore situazione futura.
Ma io credo che anche se le cose andassero meglio, sarebbe solo l'abbaglio di un momento.
Le manifestazioni, gli scioperi, l'unirsi per combattere per i propri diritti....sono cose magnifiche.
Votare perchè è nostro diritto e rispettare chi è morto per permetterci di essere parte di un tale processo democratico...è altrettanto stupendo.
Ma manifestiamo perchè uniti dalla disperazione momentanea; votiamo e voteremo per persone che ci deluderanno, un pò per colpa loro e della loro corruzione, un pò perchè noi tendiamo alla commiserazione.
E' la cultura che deve cambiare.
LA CULTURA. Ed è la cosa più difficile.
Puoi cambiare una siepe in mille modi diversi: puoi targliare rami e fogli dandole miliardi di forme differenti. Poi i rami e le foglie cresceranno di nuovo e, se non ti piace la siepe, la taglierai di nuovo.
Ma le radici sono sempre lì. E mentre tu tagli e cambi a tuo piacimento, le radici si radicano ancora di più, ed andarle a tirare fuori dal terreno diventa un bel pò difficile.
Gloria