lunedì 12 marzo 2012

VIAGGIARE: "VIAGGIO VERSO QUALCHE COSA CHE è GIà DENTRO DI NOI, DENTRO GLI SGUARDI E DENTRO LE PAROLE, SIAMO PASSEGGERI E NON SO ANCORA DOVE"


Barcellona, 8 marzo - 11 marzo 2012.

3 giorni fisicamente distruttivi, ma il dolore alle gambe e alla schiena non sono abbastanza potenti da offuscare il ricordo di una città così viva, così elegante ma senza la puzza sotto il naso, una città che ti accoglie calorosamente, ti trasporta, ti adotta e, alla tua partenza, chiede di rimanere per sempre racchiusa dentro di te.

Viaggiare è decisamente la mia passione più grande....perciò, ogni volta che le mie finanze me lo permettono, parto per visitare qualche città, qualche paese, qualche luogo mai visto.
Eventualmente torno anche in posti già visitati: andare di nuovo da qualche parte presuppone che sia passato un lasso di tempo durante il quale sarai cambiato tu...sarà cambiato anche il posto stesso. Perciò non sarà mai noiosa, mai trascurabile, la visita di una città o di un paese già noto, perchè lo osserverai da un punto di vista nuovo ed eventualmente potrai coglierne i cambiamenti, sia quelli dentro di te sia quelli avvenuti nel luogo stesso.
Tutto sarà una novità.

In viaggio mi ricarico.
Probabilmente riesco a tornare in contatto con me stessa: studiando il luogo che visito studio anche me stessa, i comportamenti che adotto, il mio modo di relazionarmi al posto e a chi mi circonda, il mio grado di adattamento.
Intendo, dunque....viaggiare all'esterno e mettere in atto, contemporaneamente, anche un viaggio dentro sè stessi.

Il viaggio è una bolla a parte rispetto alla vita reale, una specie di buco nero in cui vieni risucchiato durante un lasso ristretto di tempo e del quale, una volta uscita, hai un ricordo onirico: rimarrà un sogno, o una immagine impressa su di una foto.

Da un certo punto di vista sarebbe bello spostarsi sempre da un luogo all'altro.
Parti dall'Italia e ti sposti, per esempio, in India. Rimani in India, ne cogli usanze, modi di vivere, di agire e di pensare: ti fai inglobare dalla cultura locale, parzialmente. In fondo, ovunque vai, porti con te la TUA cultura: rimarrà impressa e sarà espressa da ogni tua azione ed in ogni tua parola.
Ma dopo un pò, entrando nel pensiero collettivo locale, divenendo tu parte del luogo, ti sentirai di nuovo stretto, avrai nuovi bisogni di conoscenza. L'India diventerà una nuova quotidianità...e partirai di nuovo, verso un altro paese, un'altra città.
E così via, per tutta la vita, finchè il fisico ce lo permette.

E' un concetto stupendo....una vita simile ci renderebbe esseri in continua rigenerazione ed in costante mutamento.
O, per meglio dire, in costante miglioramento e scoperta di sè stessi.

D'altro canto...questo stile di vita renderebbe la propria esistenza un viaggio.
Cosa che in realtà già è...la vita è un viaggio verso un destino specifico, sappiamo tutti come finirà.
Ma, nel concetto di viaggio che appoggio io, se ci spostassimo sempre come descritto precedentemente, il viaggio inteso come scoperta di posti diversi in una bolla spazio-temporale a parte non avrebbe più significato.
Il viaggio perderebbe il suo gusto tutto speciale...non sarebbe più un momento peculiare della vita, ma la vita stessa. Per me, dunque, non avrebbe più un senso così sopraffino.
Dunque, è sempre e comunque necessario un ritorno a casa, nella vita normale, nella quotidianità.
Tutto è un binomio...è la dialettica degli opposti. Il bello esiste perchè esiste anche il brutto, e viceversa. Il buono esiste in contrapposizione al male, e viceversa.

Per me la vita quotidiana esiste in contrapposizione al viaggio, e viceversa. Nessuno dei due è un concetto connotato negativamente...sono solo i due estremi di un continuum, dove da una parte vige l'estrema normalità, dall'altra l'estrema specialità.
Si avrà sempre e comunque la possibilità di incontrare sè stessi, ma in momenti specifici e non troppo dilungati nel tempo, così che il viaggio non diventi abitudine. 
 
Se la mia dolce metà nonchè fantastico compagno di viaggio me lo permetterà, presto caricherò alcune foto di questi fantastici 4 giorni catalani! ;) Intanto godetevi questa bellissima canzone!
Hasta pronto!

Gloria




"VIAGGIO"
by Piero Pelù

Viaggiare insieme e' come un tango
come strade che si incrociano
un po' d'asfalto
un po' di fango per due vite che si sfiorano..... Cercano

viaggio verso qualche cosa che e' gia' dentro di noi
dentro gli sguardi e dentro le parole
siamo passeggeri e nn so ancora dove

parlare insieme e' come un viaggio
e' come suono della nostra liberta'
da qualche parte in cima all'everest
un passo dopo l'altro in avanti

viaggio verso qualche cosa che e' gia' dentro di noi
dentro gli sguardi e dentro le parole
siamo passeggeri e nn so ancora dove

stiamo un viaggio
in un mondo selvaggio
che ci assomiglia un po'

viviamo senza risposte in altre direzioni e siamo sulla strada
e aspettiamo qua fuori
ha mai trovato quello che volevi?
Sei mai partita per dove sognavi?
Hai mai guardato dove nascono i venti?
Dentro gli sguardi e dentro le parole
siamo passeggeri verso il nostro stupore...



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