venerdì 3 maggio 2013

L'ENTUSIASMO PER LE PICCOLE SENSAZIONI




"Quanto più ricco l'uomo si sente interiormente, 
quanto più polifonico è il suo soggetto, tanto più potente agisce su di lui la simmetria della natura; 
noi tutti riconosciamo con Goethe nella natura il grande mezzo di acquietamento dell'animo moderno, ascoltiamo il battere del pendolo del più grande orologio con nostalgia di tranquillità, 
di familiarità e di silenzio, come se di questa simmetria potessimo intriderci 
e, solo grazie ad essa, giungere al godimento di noi stessi"

Dopo una settimana di festeggiamenti di laurea, allori leopardati, porchette post discussione, dottore dottore nel buco del cul e sbronze liberatorie, sono tornata alla vita normale, seppur senza un ingombrantissimo peso in meno.
Il macigno psicologico che avvertivo prepotente sulle mie spalle e sulla mia psiche si è finalmente disintegrato.Provo dentro, ora una gioia di vivere che avvertivo lontanamente e solo latente giusto nei primissimi giorni dopo un esame....sensazione relativizzata dalla consapevolezza di altri esami, della tesi, della maledetta burocrazia universitaria.
Ma ora c'è davanti a me un vuoto. Quindi, di fronte a me c'è tutto.
E la prima cosa di cui ho voluto riempire la mia esistenza successiva alla fine degli studi universitari è stato il contatto con l'ambiente circostante.
In concomitanza con la fortuna di essermi laureata all'affacciarsi della primavera, le belle giornate rappresentano il mio spunto in più per uscire e concentrare la mia attenzione su piccoli dettagli che prima avevano per me il peso di un'abitudine poco evidente mentre, ora, rappresentano una somma di piccole sensazioni su cui avverto il bisogno spontaneo di focalizzarmi.
Adesso non ho un obiettivo precisamente definito, perchè l'unica cosa su cui voglio lavorare è la ricostruzione di un mio stato di liberazione mentale che rappresenti le fondamenta per l'avvio del mio futuro.
E, appunto, sto cercando di raggiungere meglio me stessa immergendomi nel mondo che mi circonda.

Le piccole cose, le piccole sensazioni si manifestano davanti a me e su di me sotto una nuova luce, data una mia ritrovata sensibilità che avevo nascosto in qualche anfratto nascosto del mio Io, sopraffatta dal peso dello studio.
La pioggerellina primaverile che si appoggia su di te mentre vai in bicicletta.
Pedalare sulla bicicletta, sentire qualcosa che si muove sotto di te, grazie alla tua forza e, contemporaneamente, avvertire la velocità grazie all'aria che ti sfiora il viso.
La riscoperta bellezza del leggere un libro in un piccolo parco giochi di quartiere, all'aria aperta, durante le ore meno movimentate della giornata, godendo della luce sulle pagine del libro e del calore del sole sulla pelle.
L'odore dell'erba tagliata e la carezza dell'erba sulla pelle, quando ti ci siedi sopra.
L'intimità fugace del momento in cui sei in acqua, ti immergi completamente e tutti i suoni si attoffano, quasi spariscono e, allora, sei solo tu, galleggiando tra i tuoi pensieri.
Lo spettacolo della quotidianità osservata comodamente da un bar, davanti ad un caffè, in un via vai di mamme con passeggini, uomini e donne in carriera, ragazzini che non sono andati a scuola, bambini che rincorrono i piccioni e che si stupiscono di ogni cosa.


...ecco, sono tornata bambina e mi sono data di nuovo la possibilità di stupirmi di ciò che mi circonda.

Gloria

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