martedì 4 dicembre 2012

DELIRIUM NATALENS.


PREMESSA: IO AMO IL NATALE.

A differenza di molti Grinch disfattisti, per me il Natale ha sapori, odori e sensazioni tutte speciali.
Lo so.
Lo so che a Natale vige il motto "E' Natale e a Natale si può dare di più", inteso da molte come un invito alla ninfomania seriale, alla scoperta di buchi e pertugi misteriosi e sconosciuti anche a Giacobbo (ma non a Rocco Siffredi), perchè a Natale BISOGNA ESSERE PIù BUONI E GENEROSI.
...quanto mi fa incazzare questa cosa.
Ma sta cazzata quando-dove-perchè?! Faccio il coglione moncazzaro tutto l'anno, tanto poi faccio la Madre Teresa di Calcutta a Mare di sto pene.
Lo so che a Natale si rischiano famiglicidi nel momento del contatto indesiderato con i parenti calabresi direttamente da Gioia Tauro Altissima e le zie lombarde di Busto Arsizio a Mare, che vedendoti dopo circa 20 anni, durante i quali si saranno dimenticati completamente di te, ti prenderanno per il maggiordomo e ti chiederanno di levar loro l'elegantissimo cappotto mai fuori moda di pelliccia di similVisone (ossia di cinghiale appenninico, con tanto di zolle di terra e muschio incorporato). Ma è meglio così, amico, fidati.
Ti risparmierai il quinto grado su diploma, laurea, fidanzamenti, matrimoni, amicizie, scuola, voti, malattie e loro racconti sul nipotela della sorella della cugina della pro-zia, dei vairus intestinali, delle coliche renali, delle dentiere che miracolosamente ancora non sono cadute in tavola e della loro parte della famiglia, ricchissima, fatta di geni matematici, plurilaureati, imprenditori di successo e strafighe modelle da urlo che ti faranno sentire appartenente al ramo rattrappito e sfigato della famiglia. Ed inveirai contro i tuoi genitori per averti passato i geni di merda.
Lo so.
Lo so che dopo l'ingozzamento coatto (cit.) dei pasti delle feste capirai che con tutto quello che hai mangiato potresti nutrire tutti i bambini del secondo, terzo e quarto mondo, ma se così ragionando tu non fossi spinto al digiuno e a reazioni di volontariato nelle organizzazioni internazionali , ricordati sempre che ora hai su di te lo stesso strato di grasso di una foca monaca e puoi sognare nella consapevolezza di poter essere fisicamente in grado di nuotare nelle acque del Mare Artico.
Lo so che Natale è il 25 dicembre ma a novembre già iniziano a bombardarci gli ovoidali con canzoncine, neve, offerte, Babbo natale, folletti e pacchetti regalo. CAZZO. A sto punto lasciate direttamente l'albero di natale ed il presepe in sala tutto l'anno, tanto non si fa in tempo a sfasciarlo che già bisogna rifarlo. Più bello dell'anno prima, ovviamente.
Ed io, ecco, ora mi sento un'idiota (...il che non presuppone per forza che io non lo sia davvero) perchè sto parlando del Natale 20 giorni prima di Natale. Non è neanche l'8, sto avanti coi tempi.
MALEDETTO MARKETING.


E poi Babbo Natale dà di matto e sclera regalando democraticamente a tutti i bambini una lezione di anatomia gratuita.

Ma io posso sopportare tutto, nel periodo di Natale.
Non perchè "E' Natale e allora mi hanno appioppato la santita come a Padre Maronno", ma perchè tutte queste luci mi illuminano l'anima.
Perchè la notte scende prima, l'aria è umida e i bagliori delle lampadine si riflettono sul pavimento della piazza.
Perchè il rosso è un bel colore. Perchè mi scalda il cuore. (Non intendevo fare la rima...)
Perchè nonostante le spese, i costi e lo stress, la gente si rilassa un pò per qualche giorno.
Perchè nonna cucina questo mondo e quell'altro, ed io mi sfondo di lasagne, olive all'ascolana, cremini, carne, cotolette, patate e chi più ne ha più ne metta.
E' come se vedessi tutto il mondo in seppia. Il seppia di Instagram che tutti criticano, ma dà un effetto di calore sulla foto. Ecco, io vedo i giorni di Natale in seppia, e tutto mi sembra più sul rosso, più caldo, più bello e confortevole.

Io adoro il Natale. E spero di inondare con la mia positività natalizia anche i Grinch più fedeli!

Gloria






10 commenti:

  1. Tu vai controcorrente, ovvero hai l'impressione di essere contro. Poi,alla fine, fai come gli altri.
    Non tutti vedono il Natale come te.
    Domenica scorsa è iniziato il Natale con la prima domenica dell'Avvento.
    Nella parrocchia, durante l'omelia, il parroco ha usato una metafora per spiegare la solennità.
    Noi siamo il moncone di un albero tranciato. La speranza è che come Dio si è incarnato nel corpo di una ragazzina di 14 anni faccia lo stesso nei nostri cuori e avvenga la grazia che da quel moncone nasca un germoglio d'amore. Per la prima volta nella mia vita mi sono commosso.
    Io non partecipo al natale del consumismo e nemmeno lo vedo.
    Con tanto rispetto ti chiedo: "Tu come vorresti il Natale?".
    Ciao Gloria.

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    1. Non vedo e non apprezzo il Natale nè nel suo aspetto religioso nè nel suo aspetto consumista.
      Lo vedo nelle sensazioni che mi dà. I lati generalmente considerati negativamente li prendo con ironia ed il resto lo apprezzo nell'atmosfera e nel calore che sa creare, fuori e dentro di me.
      Non credo di andare controcorrente, ma di andare nella mia corrente, contro o generalista che sia.
      Il fatto è che non faccio le cose in risposta a ciò che fanno gli altri.
      Comunque il tutto risponde già alla tua domanda: il Natale mi va bene così com'è.
      Ciao!

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  2. Quest'anno Gesù Bambino non verrà. Rassegnatevi.

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    1. Babbo Natale, Gesù Bambino, quello che vi pare, a me basta L'ATMOSFERA. :)

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  3. Di sti tempi a parlare di Natale solo 20 giorni prima di Natale si è in ritardo, tranquilla! ;-)

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    1. In effetti hai ragione :) Quindi io che faccio l'albero la mattina del 24 (sempre se lo faccio!) sono decisamente demodè! :D
      Grazie del commento! Ciaooo

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  4. il cinghiale appenninico è straordinario ! immagina di vederlo virato seppia! un abbraccio.

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    1. Gli donerebbe quel tocco di eleganza in più!!! Ciao ^^

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  5. Il tuo è un rapporto di odio-amore con il natale!!! buona serata!

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  6. Diciamo di sì, più o meno! :) Grazie del commento! Ciaoo

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