ULTIMAMENTE STO
INCAPONITA.
Mi punto su certe
questioni specifiche e cerco zavorre per evitare di rimanere sulla superficie
di argomenti che leggeri non sono.
E allora, così, tanto per
inviperirmi consapevolmente, ho deciso di iniziare a leggere la Bibbia.
Perché?
Perché se la contesto
devo pur conoscerla. Se voglio dare una opinione, per lo meno devo fondarla in
qualche maniera.
Io continuo a leggerla e
a lasciarla in giro per casa, mamma si ostina a nascondermela ogni volta. MA IO
NON BARCOLLO.
Ovviamente non è che sia
propriamente una letturina leggera di quelle che fai sulla tazza per passare il
tempo; sono arrivata al deuteronomio, sorvolando qua e là sulle leggi di
sacrificio di colombe e capretti, su quello figlio di quell’altro che poi ha
fatto un altro figlio e poi un altro ancora, che ne ha fatti altrettanti,
giacchè pare che nell’antico testamento la promessa principale del compagnone
Jahve ai suoi amici ebrei erranti sia un’amichevole “accoppiatevi e
moltiplicatevi perché da voi nasceranno popoli”.
Cose cose.
Tanto che qua e là,
alcune ebree, per sentirsi delle brave ebree che portano avanti il dogma divino
della riproduzione, in mancanza di altri reggi-prepuzi, ripiegano sul padre Lot
facendolo alcolizzare e “unendosi a lui”, pur di generare prole. Ma peccato che
poco prima, lo stesso affettuoso padre le stava per vendere ad una folla
inferocita a Sodoma. Della serie “Fatemi campà sereno, io non so niente, non ho
visto niente, non so chi siano questi due angeli che si sono accollati dentro
casa, se la finite di frantumarmi i coglioni regalo al vostro bisogno impudico
la mia figlia maggiore accompagnata dalla seconda in un simpatico pacchetto
convenienza”
BELLA PER VOI. Grande
esempio morale e di devozione, presente nel grande libro che pone le basi per
l’interpretazione e per la definizione delle tradizioni religiose che
caratterizzano la Bibbia nella sua interezza.
Un po’ come la sempre
verde psicopatia femminile, che ciccia qua e là tra e pagine della Genesi.
Sara che non riesce a
dare figlia ad Abramo.
Allora Sara sbatte la
ciulla della sua schiava egiziana Hagar in faccia ad Abramo e gli dice FAI UN
CAZZO DI EREDE SENNò CHE EBREI SIAMO. Istigazione alla prostituzione aggratis,
oltre che schiavitù; ma tanto l’importante è che non sono schiavi loro, sennò
vediti un po’ la simpatia trascinante del flagello dell’agnello di Dio che
toglie i peccati dal mondo.
Abramo OVVIAMENTE non si
tira indietro di fronte ai suoi doveri giudaici e fa un figlio con Hagar.
E se faremo una bambina
poi, la chiameremo GERUSALEEEEEMMEEEEEE; e invece no, nasce un maschietto, che
si chiamerà Ismaele.
Alchè Jahve, che si
dimostra sempre e comunque un simpatico burlone, rsolo a questo punto ridona la fertilità a Sara (a
90 anni, IO BOH); Sara sconvolta ma ruspante e ringalluzzita come una puledra, non perde tempo e s dò subito da fare.
Nasce Isacco.
Perciò Sara, tronfia come un tacchino nel
periodo degli accoppiamenti, dice al marito di mandare a fanculo Hagar ed il
figlio nel deserto. Con un panino e uno sputo di acqua.
E LUI LO FA. SOTTONE DI MERDA.
E uno si chiedere pure perché arabi ed ebrei non si possono vedè. (ndr: Da
Isacco derivano gli ebrei, da Ismaele gli islamici. Sempre per la storia della
moltitudine di popoli. VABè).
E comunque, devo dirlo,
Devo informarvi del fatto che c’è nu cinghialo anche nella Bibbia.
Se da Ismaele derivano
gli islamici e da Isacco gli ebrei, dall’ignoto ESAù derivano gli “omm de
furesct”.
TESTUALMENTE:
“Abramo aveva generato
Isacco. Isacco aveva quarant’anni quando sposo Rebecca […] Quando poi si compì
per lei il tempo in cui doveva partorire, ecco: due gemelli le stavano nel
grembo. Uscì il primo, rosso e tutto peloso come un mantello, e fu chiamato
Esaù. […] Esaù crebbe e divenne un cacciatore, un uomo della campagna. […]
Rispose Giacobbo a Rebecca sua madre “Bada che Esaù mio fratello è un uomo
peloso, mentre io sono di pelle liscia […]”
SIGNORE MIE. P’LUS CE LU
VUò. C’è un Esaù in ogni Porchetta, c’è un Esaù in ogni uomo agreste.
Che Esaù divenga l’origine
della nostra Chiesa monoteista e pelosa!
Che gli uomini glabri siano immolati su altari piumati fucsia!
Comunque io sono arrivata
a pagina 263 e già non so più dove sbattere la testa: un non molto lucido Jahve alcolizzato che
dice e contraddice nel giro di due pagine (e non voglio riproduzioni e
decorazioni, epppperò voglio il candelabro d’oro e altari dorati), incazzoso
come una faina che piglia e sclera a rotta di collo mestruato come non mai (Dio
è indiscutibilmente donna), una immensità infinita di regole sul come cucinare
la carne (Manco il cucchiaio d'argento), su quale carne si può mangiare (E già che non mi puoi mangiare
il maiale perché c’ha l’ogna paccata mi perdi 6749mila punti…Jahve, una ci
mette l’impegno, però pure tu...flessibilità. Manco i crostacei. Il pane senza
lievito. Viver sani e belli proprio; tu sei un patito del fitness e della linea,
ammettilo. Gli ebrei le possono mangiare le barrette energetiche?), su come
vendere gli schiavi ma soprattutto le schiave o, meglio, come rivendersi le
figlie in tutta onestà ed allegria.
No ma…BELLO. BELLISSIMO.
Una delle ultime che ho
letto è che non bisogna rubare la donna agli altri e che non bisogna far sesso
con persone dello stesso sesso e (Jahve ci tiene a sottolineare) neanche con
gli animali.
Adesso voglio veramente ridere quando arrivo alla storia di David che se la fa
con la donna di un suo soldato che manda a morire ammazzato in guerra, per
trombarsi la moglie, in mancanza del suo prediletto, uomo, ossia il figlio di
Saul.
BEAUTIFUL.
Poi uno si chiede come fa Brooke a fare figli a 60 anni, quando Sara a 90 stava pimpante come la vispa Teresa.
FA-NO-MA-NA-LE.
Prima ho provato a scrivere ma non ci sono riuscito. Ripeto in breve, bel blog,ben scritto. Ottima struttura e originale. Non è la solita cosa che si legge in giro.
RispondiEliminaPenso di adorarti! Mi ero rotta di leggere blog unicamente girly e modaioli: sono una boccata di aria fresca i tuoi post!
RispondiEliminaVivienne